«In Sabato, domenica e lunedì c'è un fermento contestatario, un'anticipazione dell'avvento del divorzio in Italia, una apparente fusione di finti rapporti cordiali in una famiglia in cui convivono i rappresentanti di tre generazioni: nonni, figli, nipoti, ma dietro la facciata bonaria si avverte un ammonimento a tutti i coniugi che non vanno d'accordo: spiegatevi, chiaritevi i vostri dubbi, i vostri tormenti. Alla fine della commedia non c'è chi non comprenda che soltanto l'amore può tenere insieme due esseri; non certo il matrimonio, e nemmeno i figli» Una coppia, come tante, logorata dalla routine e dai soliti problemi di tutti i giorni, mette in piazza tutte le proprie difficoltà e incomprensioni durante il rito del ragù domenicale, che fa da sottofondo alle vicende quotidiane di una tipica famiglia napoletana. Qui si esalta l’essenza del rapporto di coppia con le sue fragilità e alle prese con problemi veri o falsi, capaci però di rendere affannoso il ménage matrimoniale nel quale nascono e si consumano incomprensione, acredine e gelosie. Alla fine però intelligenza, equilibrio o solamente voglia d’amore riescono a far ritrovare la COPPIA d’una volta. Insomma, questo delizioso e sospirato ragù domenicale, così tanto atteso e decantato, diventa l’artefice di situazioni surreali, anche divertenti, e di malintesi che, più o meno volontari, sfociano inevitabilmente in un vero e proprio melodramma familiare a lieto fine.